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L'abbigliamento consigliato per visitare la Basilica di San Pietro e altri luoghi religiosi

Per i milioni di turisti che ogni anno visitano Roma e più nello specifico la Città del Vaticano (cuore religioso e culturale della capitale), ma anche per i numerosissimi pellegrini e fedeli, vi è una domanda ricorrente e a cui si cerca una risposta precisa: "Qual'è l'abbigliamento corretto per visitare la celebre Basilica di San Pietro?"

La questione non è di poco conto, come si potrebbe pensare in un primo momento, perchè vestirsi non adeguatamente potrebbe impedire al visitatore l'accesso alla Basilica, così come in altri luoghi limitrofi, quindi di seguito cercheremo di rispondere nella maniera più esaustiva e approfondita possibile. Prima di tutto è buona norma, in generale, presentarsi con abiti consoni alla solennità della Basilica, quindi non succinti per le donne e non trasandati per ciò che concerne gli uomini. Più nello specifico è caldamente raccomandato evitare di esporre spalle, schiena, pancia e ginocchia nude, ciò significa che sono da evitare le canottiere, maglie corte che non coprono sufficientemente queste parti del corpo e i pantaloncini o jeans corti che siano, così come bisogna evitare di indossare gonne troppo corte.

Quindi risultano essere consigliabili, anche nel periodo più afoso dell'estate, vestire con maglie a maniche lunghe o corte, o in alternativa avere un copri spalle per le donne che indossano canottiere, mentre è necessario indossare pantaloni lunghi o perlomeno a trequarti, ossia in grado di coprire adeguatamente le ginocchia, stesso discorso vale anche per le gonne ritenute accettabili solo se ragionevolmente lunghe.

Un'altra alternativa per chi indossa ad esempio un top, ed è sprovvisto di copri spalle, è l'acquisto di un foulard, di uno scialle o al limite di un pareo nei vari negozi presenti nei dintorni della Basilica. Se invece si vuole evitare tale spesa è opportuno prevenire portandosi tali accessori magari in borsa, in modo da indossarli al momento opportuno, evitando così di sudare troppo nelle giornate calde, ma avendo un abbigliamento consono quando si vuole entrare nella Basilica e negli altri luoghi di culto. Vietati ovviamente anche gli indumenti trasparenti (calze a rete, canottiere e quant'altro) e le scollature.

Inoltre per ciò che concerne le calzature è indicato evitare ciabatte, ciabattine, infradito, così come le scarpe con tacco, specie quelli alti, o gli stivali. Dunque la soluzione migliore è la normale scarpa, da tennis o da passeggio che sia, anche per una questione di comodità del visitatore, ciò in ragione del fatto che la visita arriva a durare circa un paio d'ore (se si visitano anche i Musei Vaticani persino 3 ore) e non ci sono posti dove sedersi, dunque meglio essere gentili con i propri piedi.

Per ciò che attiene i cappelli e gli occhiali da sole possono essere indossati, ma sono da togliere una volta entrati all'interno del luogo di culto, per ovvie ragioni di rispetto e in ossequio a norme di buon comportamento.

Tutto ciò premesso in quanto è celebre la selezione esistente all'ingresso della Basilica di San Pietro, effettuato dagli addetti alla sicurezza e dalle guardie svizzere, laddove non si riscontri un abbigliamento adatto alla sacralità del luogo, ma nonostante ciò non è insolito vedere turisti (magari provenienti da stati esteri, ma non solo) lamentarsi perchè viene vietato l0ro l'ingresso per i motivi prima elencati. Ovviamente è inutile polemizzare perchè, se in passato si faceva più di un'eccezione, negli ultimi tempi le regole vengono fatte rispettare in maniera ferrea, quindi meglio prevenire vestendosi adeguatamente che curare successivamente, quando agitarsi non serve e si è costretti a rimediare con abiti di fortuna nei negozi limitrofi.

Tutto queste misure perchè si sta parlando di un luogo sacro, oltre che dalla portata enorme dal punto di vista storico - artistico a livello mondiale, per questo un abbigliamento consono risulta essere necessario come forma di rispetto, prima di tutto verso il luogo e in seconda battuta verso tutti coloro che qui lavorano (nelle varie forme) e coloro che esprimono mediante il loro operato il messaggio di Dio.

Di recente, infine, sono state introdotte delle convenzioni secondo cui anche in altri luoghi di Città del Vaticano, dalle più comuni farmacie, fino alle poste o ai Musei Vaticani, è obbligatorio vestirsi in maniera idonea, con grande disappunto soprattutto dei romani abitanti del posto che devono fare i conti con queste restrizioni quotidianamente, ma che in rispetto dell'importanza dei luoghi di cui dispone la loro città si sono adeguati.