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Tassa di soggiorno anche a Napoli

Era nell'aria, arriva con 1 anno di anticipo, ma non è una bella notizia

"Uè, uè, ma qui stiamo paziando?"

Ecco il grido con cui oggi si sono svegliati molti gestori delle strutture ricettive della città di Napoli . Un grido di allarme certo, che aumenta i loro timori circa la probabile scarsa affluenza dei turisti durante il 2012, causata anche dalla crisi economica che ha colpito la totalità dei cittadini europei.

La pietra dello scandalo è l'introduzione della tassa di soggiorno per i vacanzieri, che ha come conseguenza diretta l'innalzamento dei prezzi per i pernottamenti in città. Innalzamento contenuto certo, ma in periodi come questo anche un minimo sovrapprezzo potrebbe demoralizzare i turisti.

Il giorno 25 Maggio 2012 è stato approvato il bilancio del Comune di Napoli, con tagli drastici dei finanziamenti governativi e regionali. La tassa è stata dunque introdotta per aumentare quel budget che il Comune intende destinare alla manutenzione della città ed allo sviluppo delle attività turistiche, allo scopo di rivitalizzare un settore che, come molti altri settori lavorativi odierni, soffre molto rispetto agli anni passati.

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ha inoltre fatto notare la presenza della tassa in tutte le altre città "turistiche" d'Italia e d'Europa. Eppure gli esponenti del settore sono furibondi per vari motivi: innanzitutto si appellano alle promesse che il sindaco fece in campagna elettorale, inerenti l'introduzione della tassa di soggiorno per la città solamente nel 2013.

Le recriminazioni poi si abbattono circa l'ammontare della tassa, anche se risulta essere decisamente minore rispetto ad altre città. A Roma per esempio la tassa di soggiorno per le strutture ricettive extralberghiere ammonta a 02,00 € al giorno per persona adulta, per un massimo di dieci giorni consecutivi, mentre per gli alberghi va dai 04,00 ai 05,00 €; a Venezia il costo è di 01,50 € e 02,00 € durante l'alta stagione.

A Napoli le cose sembrano diverse. La tassa di soggiorno sarà infatti applicata agli hotel dalle due stelle in poi, e ammonta ad 01,00 € a stella, fino ad un massimo di 04,00 € per le strutture a cinque stelle. Un prezzo decisamente alto. Eppure alcune agevolazioni per i turisti di Napoli ci sono: innanzitutto, a differenza delle altre città, sono esenti dal pagamento i clienti dei bed and breakfast e degli hotel ad una stella.

Questo fattore favorisce decisamente i giovani e le famiglie, che potranno continuare a soggiornare a prezzi invariati rispetto al passato. D'altra parte però, i gestori degli alberghi sono stati colpiti in maniera più pesante. Essi denunciano l'impossibilità per un professionista di recarsi in città per assistere ai convegni ed alle conferenze, impossibilità che va a minare una fetta notevole del loro mercato, che proprio sugli eventi professionali basava i suoi introiti.

La Federalberghi nel frattempo ha già polemicamente avvertito di voler declassare le sue strutture al livello qualitativo di una stella, esentando così i suoi clienti al pagamento della tassa. L'Associazione Italiana Compagnie Alberghiere (AICA) è sul piede di guerra, ed ha già convocato i suoi rappresentati sindacali. Il Governo dal canto suo avverte che non ci sarà nessun passo indietro nell'applicazione della tassa.

Insomma un clima decisamente arroventato alla vigilia della stagione estiva, che rischia di minare il buon esito di essa, poiché mancano del tutto quei presupposti di dialogo e tranquillità che dovrebbero esistere in tutti i settori lavorativi. Proprio un'assenza di dialogo lamentano le varie associazioni di albergatori, che non si oppongono direttamente alla tassa, ma alla mancata apertura di un tavolo di confronto da parte del Governo, che a detta loro poteva provare a raggiungere prima un'intesa con le diverse categorie di settore.

La tassa si soggiorno è in effetti un bel "rospo da mandare giù". Ovunque venga applicata si porta dietro un lungo strascico di polemiche ed aspri dibattiti. La stessa cosa è accaduta a Roma, Firenze e Venezia nel 2011.

Ecco una piccola tabella che mostra le differenze sostanziali nell'applicazione della tassa si soggiorno tra alcune città italiane.

Città B&B Hotel 2 Hotel 3 Hotel 4 Hotel 5
Roma € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 3,00 € 3,00
Napoli € 0,00 € 1,00 € 2,00 € 3,00 € 4,00
Venezia € 3,00 € 1,00 € 1,50 € 2,00 € 2,50
Firenze € 2,00 € 2,00 € 3,00 € 4,00 € 5,00

*Il caso della città di Venezia è particolare, poiché l'ammontare della tassa segnalato, varia a seconda della stagione e dell'ubicazione dell'alloggio: Venezia – Isole – Lido.